![La Posta Di Bitchy]()
La Posta Del Cuore di Bitchy è tornata (premi qua se vuoi recuperare le precedenti) e sarà più frequente, dato che pubblicherò i vostri problemi a cadenza settimanale ogni martedì.
La storia di questa settimana è di un ragazzo che vuole restare anonimo, che pensa ancora a quella sco**ta persa con il compagno di classe etero e omofobo.
Ciao Fabiano, premetto che vorrei restare in forma anonima. Per arrivare a decidere di rivolgermi a BitchyF per chiarire questo forte dubbio che mi assale, vuol dire che ce l'ho messa tutta cercando di capirlo da solo o con l'aiuto dei miei amici, ma ahimè neanche loro hanno un consiglio chiaro e ben preciso da darmi. Chiedo scusa a tutti per il lunghissimo papiro che scriverò. Ciao, sono X. e vorrei cominciare questa storia a tre anni fa, quando avevo appena 15 anni. Non avevo problemi con il mio orientamento sessuale ed ero perfettamente consapevole di ciò che ero e sono tutt'ora. Facevo parte di una classe completamente maschile, prevalentemente omofoba, quindi dovevo "nascondermi" per poter essere accettato dai compagni. In seconda superiore, all'inizio dell'anno era un giorno come tanti altri fino a quando, mentre stavamo facendo una specie di sfida, un mio compagno di classe (che chiamerò Y.) palesemente etero mi appoggia il pacco sul braccio. Io allora ero molto tentato ad acconsentire in silenzio il gesto, ma per paura di essere scoperto ed insultato dai miei compagni tolsi immediatamente il braccio. Sin dal primo momento che ho visto Y., l'ho sempre considerato un bellissimo ragazzo che migliorava fisicamente man mano che cresceva. In primo sono stato preso in giro diverse volte da lui e l'ho sempre odiato. Dopo quell'episodio dell'inizio del secondo anno, lui ha insistito più volte nell'appoggiare il suo pacco su di me, anche facendo finta di non farlo apposta mentre parlavamo coi nostri compagni fino a quando non era arrivato a forzarmi a mettere la mia mano sotto le sue mutande, facendo attenzione a non farsi scoprire dai nostri compagni. Le mie reazioni esterne erano particolarmente fredde, distaccate e schifate, ma dentro di me volevo stare al suo gioco. Questi episodi sono durati per tutto l'anno in questo modo (lottando anche contro di me, perché dovevo una volta per tutte decidermi ad acconsentire le sue """avance""", ma puntualmente ogni volta che capitavano, io reagivo sempre in modo freddo e distaccato) fino a quando, arrivata la fine dell'anno, Y. mi invita a casa sua per aiutarlo a recuperare una materia. Arrivato a casa sua, c'era la sua famiglia, poi siamo andati in camera e, mentre gli spiegavo gli argomenti, siamo stati tutto il tempo molto vicini con le nostre gambe che si toccavano a vicenda. Poi la sua famiglia aveva avuto un impegno ed aveva lasciato la casa; dopo neanche 2 minuti lui mi prende, mi sbatte sul suo letto e comincia a strusciarsi voracemente sul mio corpo, ancora vestiti, ma io (pentendomi amaramente di quello che stavo per fare) gli ho dato uno spintone togliendomelo di dosso. Dopo lo spintone abbiamo ripreso a studiare come se niente fosse e infine me ne sono andato. Sono stato un'intera estate depresso e pentito di tutto ciò che mi era stato offerto per un anno intero. Era arrivato il terzo anno delle superiori ed io ci provavo diverse volte ad attirare la sua attenzione, ma siamo rimasti solo amici senza contatto fisico. Poi per vari motivi, abbiamo cominciato a vederci solo incontrandoci per caso alla fermata del bus ed ogni volta che provavo a parlare di quegli episodi, non ci riuscivo mai. In questi due anni ho provato a farmi diverse domande sul perché lui mi avesse fatto tutto ciò pur essendo completamente etero, a tratti omofobo. Ho subito pensato che lui sia solo represso, ma l'ho visto diverse volte provarci con le ragazze. Ho provato a dimenticarlo anche andando a letto con qualcun altro, ma il mio pensiero fisso è sempre su di lui. Tutt'ora lo incontro e non riesco a sbloccarmi con lui. Insomma, questa è la mia storia. Cosa ne pensate voi lettori? Che consigli mi date per potermi dichiarare? Oppure è meglio di no? Non so più cosa fare! Ringrazio chiunque sia arrivato sino a qui, vi risponderò subito se qualcosa non vi è chiara.Vi ringrazio in anticipo per le future risposte!
Il mio consiglio è semplicemente quello di farsi una risata, tre anni fa, quando entrambi eravate quindicenni, probabilmente il tuo amico - avendo sospettato che tu fossi gay - ha voluto provocarti per sperimentare con te il "sesso omosessuale". Magari per un dubbio, forse per qualche fantasia o semplicemente per provare.
A quell'età gli ormoni sono "impazziti" e diversi ragazzi e ragazze si avvicinano all'omosessualità per curiosità e divertimento, senza provare mai nulla di affettivo.
Lui, forse, era uno di quelli.
Dovesse restare un tuo "chiodo" fisso al termine della scuola prova a ricordargli la vicenda contattandolo su qualche social: magari è sempre curioso di provare ed accetta un incontro.
Ovviamente prendi in considerazione l'idea che da lui, molto probabilmente, otterrai solo un rapporto fisico.
Usa le precauzioni e non innamorartene, perché potrebbe spezzarti il cuore.
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